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Immagine del redattoreMatteo Longhi Counselor Olistico

Psicosomatica e Terapia Floreale di Bach


Uno dei fondamenti della Floriterapia risiede nell'idea che lo stato di malattia trovi origine in un conflitto di natura psicologica ed emotiva che, perdurando nel tempo, viene somatizzo a livello fisico. I Fiori di Bach con i loro messaggi vibrazionali ci "purificano" da emozioni negative e vecchi schemi mentali, aiutandoci a ritrovare l’equilibrio perduto.



Naturalmente, da soli, i Fiori di Bach non possono compiere miracoli, occorrerà, quindi, anche un serio sforzo interiore da parte nostra per far sì che il cambiamento si attui, dal momento che non sarà sufficiente sciogliere esclusivamente il sintomo fisico, ma sarà soprattutto opportuno scoprire cosa si celi dietro di esso, capire quale disagio interiore possa averlo originato e lavorare attivamente per interrompere la modalità comportamentale che lo ha generato.


Secondo i principi della Floriterapia, la reale guarigione del corpo avviene esclusivamente in presenza della guarigione emotiva. Infatti, se la nostra interiorità e il nostro modo di vivere fluiscono in armonia, la nostra vita scorrerà in equilibrio. Ciò in cui potranno aiutarci i Fiori di Bach sarà, quindi, la trasformazione del nostro punto di vista con la conseguente acquisizione della capacità di vivere gli eventi con risorse nuove, elaborandoli al fine di non percepirli più come limiti alla capacità espressiva del nostro Sé. Stati d’animo come la preoccupazione, la paura, l’impazienza, la tristezza, l’ansia, l’incertezza, la solitudine o la depressione sono alla base dei più comuni sintomi fisici, ed è proprio su queste perturbazioni del nostro stato emotivo che i Fiori di Bach potranno intervenire, sostenendo quei processi interiori che ci porteranno a sviluppare le qualità positive necessarie a ristabilire quell’equilibrio emozionale che in qualche modo era stato incrinato. 


Secondo Bach, la malattia svolge una funzione esclusivamente correttiva, non è vendicativa, né crudele, ma rappresenta piuttosto un mezzo di cui l'Inconscio (o se vogliamo, la nostra Anima) si avvale per dare rappresentazione ai nostri conflitti interiori e, in qualche modo, metterci in guardia dal pericolo del continuare ad adottare determinate modalità disfunzionali.


I 38 Rimedi, secondo Edward Bach, fungono da riarmonizzatori interiori secondo un principio di analogia. Se prendiamo per assodato il concetto secondo cui la sofferenza nasce al momento in cui l’uomo non vive più in armonia col proprio Sé, diventa immediatamente chiaro come la correzione di un atteggiamento interiore negativo concorra attivamente allo scioglimento dello stato di malessere fisico, attivandosi esattamente al livello di quei processi di somatizzazione accennati precedentemente. Attraverso le loro vibrazionii fiori di Bach ristabiliscono il contatto con il Sé ed aiutano a sviluppare l’atteggiamento positivo necessario alla risoluzione del conflitto interiore. Con la somministrazione quotidiana del rimedio floreale, questi stati d’animo distorti, attraverso il fiore di Bach a loro corrispondete, vengono "inondati" di messaggi vibrazionali che li trasformano e li riallineano, permettendo il ritrovamento dell'equilibrio perso (non vengono quindi soppressi come avverrebbe con l'assunzione di uno psicofarmaco). I 38 rimedi, infatti, rappresentano ciascuno un determinato atteggiamento interiore in base al comportamento botanico della pianta da cui vengono "estratti" e al valore simbolico che esso rappresenta al livello del nostro Inconscio, ristabilendo ,come una specie di catalizzatore, il contatto bloccato tra il Sé e la Personalità.


Negli ultimi anni, di fronte alle guarigioni dovute a pratiche non considerate prettamente mediche, come l’ipnosi, la meditazione o altro, la medicina non resta più in disparte dichiarando di non avere spiegazioni, ma inizia ora a parlare di "ruolo attivo della mente". Sono ormai molti gli studi empirici che dimostrano quanto il condizionamento comportamentale e sociale, e quindi la personale risposta emotiva ad essi, possano inibire o intensificare la risposta del sistema mente-corpo; supportando così la tesi per cui la mente può in qualche modo condizionare e influenzare il nostro stato fisico, alterandone le funzionalità. La mente, il pensiero e le emozioni, quindi, iniziano ad essere considerate seriamente come elementi in grado di condizionare attivamente le reazioni di salute e malattia. I processi emozionali e biologici dell'uomo sono quindi interconnessi, e di conseguenza proprio attraverso la mente possiamo riequilibrare le nostre emozioni e il nostro stato fisiologico. Edward Bach ci dice che la chiave della malattia è in un errore emozionale, e l'azione dei Fiori è esattamente quella di ridare definizione alle nostre emozioni, riequilibrandole per renderle di nuovo accessibili alla coscienza.

Con l'assunzione costante dei Fiori di Bach, le emozioni che prima risultavano oscure si chiariscono e la coscienza inizia ad essere raggiunta da input capaci di riportare lentamente ordine in situazioni ambigue, dando il via ad un lento processo che porterà alla ricostruzione e successivamente al riconoscimento di quel Sé di cui sembrava perduta la memoria.


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